Jobs Act2019-02-01T09:13:14+01:00

Jobs Act

I cambiamenti e le novità introdotte dalla riforma del lavoro.

Il Jobs Act è la riforma del lavoro voluta dal Governo Renzi che introduce una serie di misure volte a rinnovare il mercato del lavoro. Le nuove norme riguardano sia i lavoratori, sia le aziende, e anche i candidati. Come spesso accede in materie così complesse, ci sono state diverse fasi di emanazione dei decreti e, per questo motivo, abbiamo preparato una sintesi.

Di seguito trovate tutto sul Jobs Act: tutti i punti principali sono riassunti nelle nostre infografiche, che spiegano in cosa consiste, cosa prevede, come funziona e cosa cambia con la riforma del lavoro.

Decreto Semplificazioni,
ammortizzatori sociali, politiche attive

Decreto Semplificazioni, ammortizzatori sociali, politiche attive 
Il Decreto Semplificazioni (in vigore dal 24 settembre 2015) prevede una serie di misure inerenti:

  • Ammortizzatori sociali in costanza di rapporto di lavoro: ovvero cambiamenti sulla cassa integrazione che, tra le altre novità, prevede l’estensione anche agli apprendisti; novità sui fondi di integrazione salariale e i fondi di solidarietà
  • Politiche attive: il decreto istituisce l’Anpal (Agenzia Nazionale per le Politiche Attive del Lavoro) che deve coordinare la rete dei servizi per il lavoro, e definisce le misure per l’assegno di ricollocazione destinato ai disoccupati da oltre 4 mesi che già percepiscono la NASpI.
  • Attività ispettive: viene istituito l’Ispettorato Nazionale del Lavoro, che svolge le attività ispettive, prima esercitate dal Ministero del Lavoro, Inps e Inail.
  • Semplificazioni: sotto questo termine vengono introdotte misure che riguardano gli incentivi per l’assunzione di persone con disabilità; alcune novità volte a contrastare le cosiddette “dimissioni in bianco”; la regolamentazione dei controlli a distanza dei lavoratori; la possibilità di cedere ferie e riposi ai colleghi.

Contratti di lavoro, mansioni e conciliazione vita-lavoro

Il Jobs Act, con questo decreto (in vigore dal 25 giugno 2015) , ha introdotto alcune misure inerenti:

  • Revisione delle tipologie contrattuali: vengono abrogati il contratto a progetto, l’associazione in partecipazione e il lavoro ripartito, e vengono apportate modifiche alle formule contrattuali;
  • Disciplina delle mansioni: si definisce l’assegnazione ai lavoratori di mansioni inferiori o superiori;
  • Conciliazione tempi di lavoro e vita privata: introdotte novità su congedo di maternità, di paternità e familiare.

Tutele Crescenti, Ammortizzatori
Sociali e Legge di Stabilità

Il decreto (in vigore dal 6 marzo 2015) introduce il contratto a tempo indeterminato a tutele crescenti, una delle maggiori novità della riforma e che introduce nuove regole in merito ai lavoratori che vengono licenziati.
Il decreto interviene anche sugli ammortizzatori sociali:

  • NASpI: è la nuova indennità di disoccupazione rivolta ai lavoratori che perdono il lavoro;
  • Dis-coll: si tratta dell’indennità rivolta ai lavoratori con contratti di collaborazione che rimangono senza lavoro;
  • ASDI: indennità dedicate a chi, scaduta la NASpI, è ancora disoccupato.

Legge Delega e Decreti Attuativi

Il Jobs Act è la riforma del lavoro introdotta dal governo Renzi che mira ad apportare cambiamenti importanti rispetto alle forme contrattuali, agli ammortizzatori sociali, alla conciliazione dei tempi di lavoro e vita privata.

Per conoscerne tutti i dettagli, è possibile consultare i decreti attuativi del Jobs Act in pdf. Per ogni decreto o gruppo di decreti entrati in vigore, trovi qui di seguito i testi integrali:

Le storie di Edo

Quello che devi sapere sul mondo del lavoro che cambia.

 

#1 Il contratto a tempo indeterminato a tutele crescenti

Nel video Edo Codecà è alle prese con il contratto a tempo indeterminato a tutele crescenti. Non si tratta di una nuova tipologia contrattuale, ma di una modifica che va a impattare sulle conseguenze dei licenziamenti illegittimi, e prevede per i lavoratori che perdono il posto un’indennità certa e crescente al crescere dell’anzianità lavorativa.

#2 Piccole aziende: cosa succede sopra o sotto i 15 dipendenti

Cosa cambia per le piccole imprese che, assumendo con contratto a tempo indeterminato a tutele crescenti introdotto dal Jobs Act, superano o meno la soglia dei 15 dipendenti? Lo spiega Edo Codecà in questo video..

#3 Le novità sul licenziamento

Cosa cambia per chi viene assunto con contratto a tempo indeterminato a tutele crescenti in un’azienda con più di 15 dipendenti? E per i dipendenti già presenti in azienda da prima dell’entrata in vigore del decreto Jobs Act del 7 marzo 2015? Il video affronta questo tema rilevante in maniera sintetica e concreta.

#4 L’offerta di conciliazione standard

Per i lavoratori con contratto a tempo indeterminato a tutele crescenti è possibile, in caso di licenziamento, accordarsi con il datore di lavoro attraverso la cosiddetta offerta di conciliazione standard. Essa prevede una somma per il lavoratore, che non può impugnare il licenziamento.

#5 La disciplina delle mansioni

In che modo la riforma del lavoro regola la possibilità, per il datore di lavoro, di assegnare a un lavoratore mansioni differenti e appartenenti a livelli superiori o inferiori? E come funzionava invece prima del Jobs Act? Lo spiega Edo Codecà in questo video che mostra il “prima” e “dopo” rispetto alla riforma del lavoro.

#6 I contratti di collaborazione

Il Jobs Act porta con sé l’abrogazione del contratto a progetto, che non può più essere stipulato. Per quel che riguarda i contratti di collaborazione, inoltre, si prevedono novità per co.co.co e partita Iva e più in generale per i rapporti di collaborazione personali, continuativi e organizzati dal committente.

#7 La somministrazione di lavoro

In cosa consiste la somministrazione di lavoro e quali attori coinvolge? Come funziona e quali sono le novità introdotte dal Jobs Act? Edo Codecà in questo video alle prese con il contratto in somministrazione e la riforma del lavoro.

Guarda cosa sta succedendo