Terzo appuntamento con il webinar di The Adecco Group e Linkiesta: il Made in Italy come motore per ripartire
Si è tenuto lo scorso 6 maggio il terzo e ultimo appuntamento della serie di webinar organizzati da The Adecco Group Italia con Linkiesta dal titolo “Ripresa economica: il ruolo fondamentale delle eccellenze italiane e del Made in Italy come motore per ripartire.” L’incontro, moderato da Christian Rocca, direttore de Linkiesta, con Andrea Malacrida, amministratore delegato del Gruppo, ha ospitato nomi d’eccezione del mondo dell’imprenditoria, Claudio Marenzi, presidente Confindustria Moda e Pitti Immagine e presidente e amministratore delegato di Herno, Mauro Porcini, chief designer officer PepsiCo e Marina Salamon, imprenditrice e presidente Doxa.
Il tema scelto all’indomani dell’avvio della fase due è stato quello della ripartenza economica con un focus specifico sulla reazione alla crisi da parte di due filiere mondiali quali Moda e Design, fiori all’occhiello del Made in Italy e del Mercato del Lusso. In che modo le eccellenze italiane possono essere la spinta propulsiva che permette al Paese di rialzarsi e quali azioni è necessario compiere perché ciò avvenga nel più breve lasso di tempo possibile? Come può una crisi di tale portata generare ricchezza? A queste e a molte altre domande hanno risposto i protagonisti del seminario virtuale, fornendo dati e cifre della crisi, definendo obiettivi comuni, provando a disegnare scenari futuri e futuribili.
Filo rosso del dibattito, l’innovazione del settore manifatturiero. Per Mauro Porcini l’Italia potrebbe fare un vero e proprio balzo in avanti solo riconvertendo la filiera produttiva esistente: “dobbiamo ridisegnare il Paese per i prossimi 50, 100 anni, con un approccio all’innovazione e questo è sicuramente doloroso. L’innovazione fa male, però, alla fine, crea beneficio per tutti”. Di innovazione, seppure in maniera più cauta, parla anche il Presidente di Confindustria Moda, Claudio Marenzi: “l’innovazione nasce anche dalla consapevolezza. Non possiamo aspirare ad essere la Cina. Dobbiamo, invece, essere consapevoli che c’è una parte del mondo che avrà sempre bisogno di prodotti di lusso. Lì ci saremo noi. Non ci potrà essere nessun altro. Siamo unici.”
Il futuro del settore, così come il suo presente, per Marina Salamon, risiedono nella centralità del design dei prodotti, nel controllo dei brand e nella straordinaria forza del marketing: “abbiamo una grande cultura del prodotto, questo è un valore, ma è anche un limite. Per questo, è necessario riprogettare il manifatturiero, ibridarlo per non perdere in futuro posti di lavoro. Ad esempio, integrando business analytics e design e coinvolgendo i più giovani nelle nostre realtà aziendali.”
Se è vero che le innovazioni nascono sempre da momenti di crisi, per Andrea Malacrida è altrettanto vero che a questo cambiamento bisogna rispondere in modo pronto ed efficace con nuovi modelli di business e con un processo di upskilling che tenga conto delle nuove richieste del mercato del lavoro e dell’effettivo grado di occupabilità individuale. La partita è, insomma, ancora tutta da giocare.
Per saperne di più su queste tematiche e per ascoltare le voci dei protagonisti, puoi guardare l’intero webinar qui.
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