European Feltrinelli Camp: cinque proposte per il futuro del lavoro

La collaborazione tra Fondazione Feltrinelli e il nostro Gruppo, giunta al suo quinto anno, ha portato alla realizzazione del workshop Next Generation Labour all’ interno del progetto European Feltrinelli Camp 2021. Due giorni di riflessioni e dibattiti sul futuro del lavoro tra spinte tecnologiche ed ecologiste e la necessità di nuove forme di protagonismo dei lavoratori, nel segno del rinnovo delle competenze e del contrasto alle disuguaglianze.

Il 12 e 13 novembre si sono tenuti tavoli di discussione in cui numerosi ricercatori provenienti da sei paesi UE si sono confrontati con ospiti illustri come Maurizio Landini, Segretario Generale CGIL, Francesco Saraceno, Observatoire Français des Conjonctures Economiques, Centro di Ricerca in Economia di Sciences-Po, Alec Ross, Chair internazionale di ricerca della Fondazione Giangiacomo Feltrinelli per il 2021 e docente alla Bologna Business School, Dominique Méda, Université Paris-Dauphine, Sarah Abdelnour, European Network on Digital Labour.

A partire da questi confronti, sono emerse cinque proposte, incentrate su altrettante priorità, per la creazione di un modello di innovazione in grado di rendere il mercato del lavoro più inclusivo e fondato sul capitale umano.

Governance: da un modello prettamente manageriale, puntare ad allargare il processo decisionale includendo non soltanto azienda e lavoratori, ma anche territorio circostante e cittadini.
Competenze: razionalizzare le risorse attraverso i centri di competenze, che trasferiscono i risultati della ricerca accademica costruendo una filiera tra università e imprese, per programmare il salto tecnologico e accompagnare la transizione sul lungo periodo.
Servizi per l’impiego: garantire un potenziamento dei centri per l’impiego e una corretta transizione digitale da parte di questi servizi, per ampliare la rete di possibilità a livello lavorativo e territoriale.
Knowledge district: sviluppare percorsi di formazione personalizzati e integrati per la transizione digitale.
Reddito minimo modulare: far evolvere i progetti di contrasto alla povertà da una dimensione di assistenzialismo a misure di integrazione tra reddito minimo e salario da lavoro, per creare un reddito minimo modulare più adattabile e con più obiettivi, che non si limiti quindi esclusivamente a combattere la povertà, ma che favorisca l’impiego con nuove politiche che coinvolgono più attori sociali.

Un appuntamento tanto ricco quanto fondamentale in particolare perché, come ha affermato Massimiliano Tarantino, Direttore di Fondazione Feltrinelli, «In questi giorni in cui negli Usa si parla di “The Great Resignation”, e in Italia si è stimato che 485mila lavoratori e lavoratrici nel 2021 hanno scelto volontariamente di dimettersi, occorre ripensare politiche attive e progetti in grado di affrontare le sfide poste dalla trasformazione digitale».

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