I Greta Thunberg del food: ecco i teenovator che cambieranno il nostro modo di mangiare
Giovanissimi dalle idee chiare. Sembra un ossimoro, ma non lo è. Si tratta, piuttosto, della più sintetica descrizione di quei ragazzi della Generazione Z impegnati sulle tematiche ambientali. Un’ondata che, sulla scorta dell’esempio della adolescente svedese Greta Thunberg, sta imponendo all’opinione pubblica e ai leader politici un’agenda di temi che vanno dall’inquinamento al consumo di suolo, passando per i cambiamenti climatici, la difesa degli animali a rischio estinzione e le abitudini alimentari.
E così anche nel mondo degli innovatori del food si impongono sempre più i nuovi “Greta Thunberg”. Come è emerso nell’ultima edizione di Seed&Chips, la manifestazione milanese che dal 6 al 9 maggio ha chiamato a raccolta leader politici e innovatori negli spazi di Fiera Milano Rho.
La kermesse è stata anche l’occasione per presentare i teenovators che hanno preso parte a un contest organizzato assieme a “Fondazione Francesca Rava – NPH Italia” per chiamare a raccolta i giovanissimi con progetti e idee per cambiare il food system attuale e affrontare le sfide globali guidati dagli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile redatti dall’Onu.
Pochi sanno che nel mondo ci sono giovani e giovanissimi che si impegnano per cambiare le cose, che progettano soluzioni innovative per la salvaguardia dell’ambiente e per incentivare stili di vita più sostenibili
«Pochi sanno che nel mondo ci sono giovani e giovanissimi che si impegnano per cambiare le cose, che progettano soluzioni innovative per la salvaguardia dell’ambiente e per incentivare stili di vita più sostenibili», ha spiegato Marco Gualtieri, presidente e fondatore di Seed&Chips.
Fra questi, i tredicenni ucraini Nikita Shulga e Sophia-Christina Borisyuk che, attraverso il progetto Campola si occupano di recuperare il cibo nelle scuole e si prefiggono l’obiettivo di dotare i circa 18mila istituti del loro Paese di sistemi di compostaggio.
Oppure Gitanjali Rao, anche lei tredicenne, colpita dallo scandalo dell’acqua contaminata a Flint in Michigan (Usa), a cui ha risposto ideando il dispositivo Tethys che, attraverso l’utilizzo di nanotubi in carbonio rileva la presenza di piombo nell’acqua. O, ancora, Genesis Butler, attivista dodicenne della California (Usa) e ambasciatrice della Million Dollar Vegan, organizzazione che cura la campagna globale contro i cambiamenti climatici a partire dal cambiamento delle nostre abitudini alimentari. Comprese, addirittura, quelle del Papa, a cui la giovane ha proposto di adottare una dieta a base vegetale nel periodo di Quaresima.
Genesis Butler, attivista dodicenne della California e ambasciatrice della Million Dollar Vegan, ha proposto addirittura al Papa di adottare una dieta a base vegetale nel periodo di Quaresima
Oltre alla propria testimonianza e ai propri progetti, i teenovetors si sono anche alternati sul palco per introdurre i panel principali. Un’occasione che ha permesso a questi giovanissimi di prendere la parola e fornire il proprio punto di vista sul tema della sostenibilità ambientale.
«Ho introdotto una conferenza dedicata all’origine del cibo e a quanto sia importante conoscerla per ridurre l’impatto ambientale. Un tema che ho toccato anch’io sostenendo che il cibo è l’unico carburante che abbiamo e non possiamo darlo per scontato», ha raccontato la diciassettenne Francesca. «Io ho cercato di porre l’attenzione sulla biodiversità e gli impatti che su questa possono avere i cambiamenti climatici. Perché, una volta estinta, una specie non si può più recuperare», ha spiegato la coetanea Gloria.
«A me piace la tecnologia e sul palco di Seed&Chips ho raccontato di come alcune innovazioni, come la blockchain, possono aiutarci a migliorare le nostre coltivazioni e a far sì che i prezzi degli alimenti siano più accessibili», ha detto la quattordicenne Martina.
Sono loro il futuro delle nostre abitudini alimentari? Se è vero, come ha scritto The Lancet, che la produzione alimentare è «la più grande causa di cambiamento ambientale globale», per capire coome scegliere cosa mettere nel piatto forse sarebbe il caso di ascoltare anche i consigli della Generazione Z.