Brad Smith: Con l’intelligenza artificiale dobbiamo avere cervello
In occasione della sua visita in Italia, Brad Smith, presidente e chief legal officer di Microsoft, ha presentato agli studenti del Politecnico di Milano Ambizione Italia per la Scuola, una nuova iniziativa della multinazionale americana in collaborazione con Fondazione Mondo Digitale, per preparare i ragazzi ai lavori del futuro.
Il progetto coinvolgerà 250mila studenti tra i 12 e i 18 anni e 20mila insegnanti in tutta Italia- l’80% dei quali provenienti dalle aree più svantaggiate del Paese- attraverso corsi per acquisire competenze nel campo dell'intelligenza artificiale e della robotica, grazie a un approccio esperienziale e all’uso di tecnologie digitali. I corsi si terranno in 37 hub situati in 14 regioni italiane.
Ambizione Italia per la Scuola fa parte di un progetto di Microsoft più ampio, Ambizione Italia, avviato a settembre 2018, per accelerare la trasformazione digitale del Paese, riducendo lo skills mismatch nel nostro Paese. L’obiettivo è di coinvolgere entro il 2020 oltre 2 milioni di giovani, studenti, neet e professionisti in tutta Italia, formando oltre 500mila persone e certificando 50mila professionisti, per un investimento di 100 milioni di euro per iniziative, programmi e corsi. Tra i partner Invitalia, The Adecco Group, LinkedIn, Cariplo Factory e Fondazione Mondo Digitale.
Con questa iniziativa Microsoft si impegna a fare sì che il digitale e l’intelligenza artificiale siano accessibili a tutti, per rendere l’Italia un Paese più competitivo e sviluppare le capacità umane.
Durante l’evento al Politecnico di Milano, dal titolo: “Ambizione Italia: Artificial Intelligence and digital skills, looking into the future of work”, Brad Smith ha parlato delle sfide dell’intelligenza artificiale, evidenziando come «nel futuro tutti dovremo imparare nuove competenze: l’intelligenza artificiale sostituirà alcuni lavori ma ne creerà altri».
«Per realizzare il pieno potenziale dell’intelligenza artificiale dobbiamo pensare oltre rispetto alla tecnologia in sé. Dobbiamo lavorare insieme per costruire una cultura digitale, in cui tutti abbiano le competenze digitali di cui hanno bisogno per dare il loro contributo e affermarsi», ha detto Brad Smith.
Che ha spiegato: «Da sempre Microsoft si impegna ad aiutare gli studenti ad acquisire le competenze digitali necessarie per affrontare i lavori del futuro. Ma preparare le nuove generazioni significa anche aiutarli a comprendere l’impatto etico, politico e sociale dei nuovi trend tecnologici. Ambizione Italia è un progetto importante che ci aiuta a fare entrambe le cose».
L’intelligenza artificiale rappresenta una grande risorsa per l’Italia: «Le opportunità che l’Ai offre al nostro Paese sono enormi, dato il periodo presente di stagnazione economica», ha affermato Silvia Candiani, amministratore delegato di Microsoft Italia. «Si stima che l’intelligenza artificiale in Italia possa contribuire a far crescere il Pil dell’1%, quindi a raddoppiarlo, con un impatto significativo in tutte le industrie. Il fattore determinante per coglierne davvero i benefici sono le competenze».
Il Ceo di Microsoft Italia ha evidenziato però che l'Italia è uno dei Paesi in cui è più forte lo skills mismatch, ovvero lo squilibrio tra il fabbisogno professionale delle imprese e l’offerta formativa. «Mancano professionisti qualificati nel settore Ict, dove nel 2020 si stima si apriranno 135mila nuove posizioni che non potranno essere coperte. È indispensabile quindi investire nella formazione avanzata e aiutare i nostri giovani ad acquisire quelle competenze che serviranno per i lavori del futuro. Questo è l’obiettivo di Ambizione Italia per la Scuola: affiancare le lezioni tradizionali a training su Ai e robotica per consentire agli studenti di acquisire capacità funzionali e trasversali fondamentali per essere pronti per il mondo del lavoro».
Il progetto di Microsoft si sviluppa sia nelle università sia nelle scuole: «Crediamo sia importante che chiunque frequenti un liceo possa immaginare e capire cosa si può fare con le tecnologie per avere un impatto nel mondo, e quindi decida di iscriversi a una facoltà Stem. Infatti ancora oggi in Italia solo il 20% dei ragazzi si iscrive a questo tipo di facoltà», ha osservato Silvia Candiani.
[legacy-picture caption=”Brad Smith al Politecnico di Milano” image=”5c25e623-28d5-405f-a245-2b58668540b7″ align=””]Mancano professionisti qualificati nel settore Ict, dove nel 2020 si stima si apriranno 135mila nuove posizioni che non potranno essere coperte. È indispensabile quindi investire nella formazione avanzata e aiutare i nostri giovani ad acquisire quelle competenze che serviranno per i lavori del futuro.
Nel corso dell’evento, Brad Smith ha annunciato che Microsoft estende la sua partnership con il Politecnico di Milano e avvia il terzo laboratorio dedicato a intelligenza artificiale e big data che, insieme ai due avviati presso l’Università Federico II di Napoli e il Politecnico di Bari grazie al progetto pilota in collaborazione con Crui-Conferenza dei rettori delle università italiane, contribuirà a formare in questa prima fase un totale di 100 data scientist.
«Intelligenza artificiale e big data sono tra le maggiori sfide tecnologiche e sociali alle quali siamo chiamati a far fronte. Sfide che trovano nel Politecnico di Milano, prima università tecnica in Italia, un interlocutore attento sul fronte più avanzato della ricerca, su quello applicativo, su quello legato alla formazione e all’etica. Sfide che dobbiamo e possiamo affrontare insieme alle imprese leader nel settore che, come Microsoft, sentono con noi questa responsabilità e che con noi scommettono sul futuro dei nostri studenti», ha commentato Ferruccio Resta, Rettore del Politecnico di Milano.