Ragazzi, per uscire dalla crisi, puntate sulla cultura
"I giovani sono stati i più colpiti dalla crisi, fin dall'inizio. In particolare sono stati più licenziati e hanno avuto meno possibilità di trovare il primo lavoro. In dieci anni non sono riusciti a tornare ai livelli di occupazione precedente, neanche tra i 25 e i 34 anni. E questo è un problema serio, perché è proprio in questa fascia di età che si fanno le grandi scelte della vita. Quindi la mancanza di lavoro, sia al nord che al sud, frena la possibilità di costruire il proprio futuro".
Linda Laura Sabbadini, statistica italiana nota nel campo della statistica sociale, pioniera delle statistiche e degli studi di genere ed editorialista de "La Stampa", illustra le difficoltà che le giovani generazioni hanno avuto – e continuano ad avere – nell’inserirsi all’interno del mercato del lavoro.
In generale, che impatto ha avuto la crisi economica in Italia? Quanto è evidente la differenza tra nord e sud in termini di occupabilità? In un contesto lavorativo che cambia sempre più velocemente, qual è la condizione della donna?
Se da una parte la recessione dovuta alla crisi economica ha impattato negativamente, andando ad ampliare ulteriormente la forbice sociale e le disuguaglianze territoriali tra Nord e Sud, dall’altra – evidenzia la Sabbadini – la soluzione per “sfondare” c’è anche per le giovani generazioni e parte proprio dalla cultura, ingrediente fondamentale per costruire competenze solide e durature nel tempo. Non può però mancare un altro ingrediente fondamentale, senza il quale non sarà possibile perseguire i propri obiettivi in un medio-lungo periodo: i dettagli in questa video-intervista.