Susan Wojcicki, la donna che ha trasformato Youtube
“A purple Muppet singing a nonsense song”. Si può dire che queste parole abbiano cambiato per sempre la vita di Susan Wojcicki, attuale CEO di Youtube. Perché? Con quel titolo Susan, ormai quasi 14 anni fa, caricò il primo filmato sulla piattaforma Google Video, prototipo in salsa Alphabet del servizio che in quegli anni iniziava la sua esplosione proprio su Youtube, all'epoca ancora autonomo rispetto a Google.
Wojcicki, nata in California nel '68, origini russe e polacche, è in azienda dall'inizio, nel 1998, assieme a Larry Page e Segej Brin, dopo gli studi in economia e managment. Si dice sia la sedicesima dipendente di Google, la prima a dirigere il settore marketing. C‘è lei, alla fine del millennio scorso, dietro ai Doodle, i simpatici loghi tematici di Google che ogni tanto celebrano ricorrenze speciali, così come c'è lei nello sviluppo di Google Immagini e Google Books.
In Google fin dal 1998, nel 2006 convince l’azienda ad acquistare Youtube: è un’operazione storica
Poi arriva il famoso video dei muppet viola che cantano la canzone nonsense. Google Video non decolla del tutto, ma il vantaggio di essere Google è quello di potersi permettere di comprare la concorrenza, quando non la si può battere. E allora Wojcicki nel 2006 convince il board dell’azienda a concludere un’operazione storica: 1 miliardo e 650 milioni di dollari per completare l’acquisto di YouTube da parte di Google.
È quello il suo destino. Continua a lavorare dentro Alphabet, ma nella vita ormai ci sono i video e nel 2014 diventa amministratore delegato di Youtube, carica che ricopre ancora oggi. Durante il suo mandato la piattaforma cresce ancora, vive l’era d’oro degli youtuber, dei videogamer, delle pubblicità prima dei filmati, delle canzoni che superano il miliardo di visualizzazioni. Per resistere a questi cambiamenti YouTube deve cambiare, e Wojcicki lo sa. Cambiano soprattutto le politiche sul diritto d'autore, tanto che oggi il sito blocca quasi in automatico i contenuti coperti da copyright. Il problema esiste ancora, aggirato dagli utenti con artifici fantasiosi – immagini capovolte, rallentate, o cambiate di colore – ma le case di produzione sono molto più tutelate e YouTube non è più un nemico degli artisti, terreno brado in mano alla pirateria, ma forse il loro principale strumento di diffusione e una garanzia di introiti niente male. Anche grazie a Wojcicki e a quei muppet viola.