Non può esserci progresso senza la valorizzazione del talento femminile
Secondo il Global Gender Gap Report 2021 del Global Economic Forum, la gender equality è ancora molto lontana. Se prima della pandemia si calcolava che si sarebbe potuta raggiungere in 99,5 anni, infatti, ora le stime parlano addirittura di 135,6 anni.
Ana Marta Guillén Rodríguez, direttrice del Dipartimento di Sociologia all’Università di Oviedo, in Spagna, spiega la perdita inestimabile che il gender gap comporta. Ne indaga le cause che – a suo avviso – sono da rintracciare prevalentemente in un certo tipo di impostazione culturale, e aiuta a mettere a fuoco gli interventi necessari per superare questa situazione.
Innanzitutto, sostiene, è fondamentale mettere a punto policy pubbliche e azioni di governo che pongano al centro il concetto di “work-life balance”, creando servizi concreti e continuativi per le donne. In tal senso il settore pubblico gioca un ruolo determinante, ma anche il settore privato potrà avere un impatto sempre più forte, per ciò che concerne l’implementazione di iniziative di welfare nelle imprese.
Non meno importante è lo sviluppo di politiche culturali capaci di generare e promuovere la diversità di pensiero. Ecco allora che formazione e cultura possono essere strumenti molto potenti per contrastare il gender gap.
L’approfondimento, nella sua video-intervista.