La classifica delle dieci migliori città al mondo in cui lavorare


Quali sono le migliori città al mondo in cui lavorare? PricewaterhouseCoopers (PwC), colosso mondiale che fornisce servizi di revisione di bilancio e di consulenza legale, fiscale e strategica, da anni monitora i principali centri economici del mondo, valutando le città a seconda di diversi parametri e stilando una sorta di ranking annuale che risponde proprio alla domanda su quale sia la città perfetta per lavorare. La risposta? Quattro città europee, nessuna italiana (Milano è solo diciottesima, lontana dai migliori in tutti i parametri) e qualche sorpresa.

I criteri non tengono conto soltanto di fattori economici – opportunità di lavoro, facilità di fare impresa, costi del lavoro – ma anche di voci che possono migliorare, magari indirettamente, la qualità del lavoro o del soggiorno nella città. Ad esempio, contribuiscono al punteggio di ciascuna città l'efficienza dei trasporti, la sicurezza dei cittadini, la sostenibilità ambientale.

E allora, ecco la classifica delle 10 migliori città in cui lavorare, secondo PwC:

1. Londra. La capitale del Regno Unito si conferma in testa a questa graduatoria anche nel 2017. Il successo di Londra si basa sul fatto che quasi tutti gli indicatori siano al top: regole, innovazione, capacità di attrarre persone e capitali da tutto il mondo. Londra è la miglior città del mondo per "Capitale intellettuale" e come "city gateway", ovvero come rete di accesso alla città, ma ha punteggi altissimi anche nei trasporti interni. Due sole ombre: il costo della vita, come noto, e il pericolo della Brexit, sperando che nei prossimi anni la città non subisca il contraccolpo dell'uscita dall'Unione Europea.

2. Singapore. La città è in evidente ascesa, se pensiamo che il rapporto PwC del 2012 la dava al settimo posto. Deve il suo successo soprattutto alla rete di trasporti, considerata la migliore del mondo, alla facilità di creare impresa e alla "maturità tecnologica", ovvero quanto le tecnologie siano assimilate e correttamente utilizzate nella vita pubblica della città.

3. Toronto. All'avanguardia tecnologica e alla facilità di fare impresa, Toronto unisce parametri impressionanti in tutti i settori che riguardano la qualità della vita e il benessere dei cittadini: salute, sicurezza, sostenibilità ambientale. Fin dal rapporto di cinque anni fa Toronto è sempre stata tra le prime quattro città secondo PwC, e anche quest'anno si conferma tra i migliori contesti in cui lavorare.

4. Parigi. È l'unica città a finire tra le migliori dieci in tutti gli indicatori che concorrono a stabilire il ranking, tranne quello relativo al costo della vita. I noti attacchi terroristici degli ultimi anni non devono far alterare la percezione: Parigi è una città sicura, con un'altissima qualità della vita, che tiene botta anche dal punto di vista economico, nonostante i duri anni della crisi dell'Eurozona.

Quattro città europee tra le migliori dieci, nessuna italiana. Milano è al diciottesimo posto.

5. Amsterdam. Nonostante l'altissima propensione ai disastri naturali, la città olandese è anche tra le meglio attrezzate per affrontarli. Le statistiche sull'innovazione parlano chiaro e fanno la differenza: più alto tasso di accesso a internet nelle scuole, seconda miglior velocità di rete mobile, quarto punteggio assoluto nell'innovazione, con la seconda più alta percentuale di persone con istruzione superiore. Una città aperta al futuro in cui fare business è una grande occasione.

6. New York. Perde quattro posizioni rispetto al rapporto del 2014, principalmente a causa dell'aumento del costo della vita e di un aumento della tassazione. New York rimane comunque una forte attrazione per il lavoro, per la grande vivacità della città e per la sua centralità strategica in diversi settori.

7. Stoccolma. A pari con Sydney, Stoccolma ha il miglior parametro relativo alla sostenibilità ambientale, che condiziona anche l'ottima qualità della vita. È anche la terza migliore città nei trasporti pubblici, condizione favorevole per eventuali spostamenti lavorativi. Unico neo, che la fa scendere in classifica: lo scarso grado di accessibilità della città, pur servita, a varia distanza, da quattro aeroporti.

8. San Francisco. Parametri mediamenti molto alti, per una città che forse non ci si aspettava così in alto, ma che invece sembra perfetta per lavorarci: costo della vita ragionevole, altissimo livello tecnologico nella macchina burocratica, il quarto miglior paramentro nei trasporti, e soprattutto il secondo assoluto “economic clout”, ovvero il peso economico, la capacità di influenzare e incidere sull'economia anche a livello nazionale.

9. Hong Kong. È tra le città con una migliore accessibilità al mondo, ottimo aspetto per chi dovesse spostarsi continuamente via aereo. Nella facilità di avviare imprese è seconda soltanto a Singapore, e questo la rende appetibile per chi volesse investire.

10. Sydney. Vale il discorso fatto per Stoccolma: sostenibilità ambientale e qualità della vita, con un altissimo livello di sicurezza e di benessere, condizioni ideali per stabilirsi e lavorare, anche se alcuni parametri la tengono lontana dalle primissime posizioni: costo della vita piuttosto alto, poca accessibilità e qualche intoppo di troppo per chi vuole avviare un'impresa da zero.

Di |2024-07-15T10:04:47+01:00Novembre 30th, 2017|futuro del lavoro, Innovazione, MF|0 Commenti