“Diversity, Equity & Inclusion: creare valore per il mondo del lavoro e per la società”
Quello della Diversity, Equity & Inclusion è un tema che, oggi più che mai, necessita di essere affrontato con attenzione e profondità, sia per la nuova centralità che sta acquisendo a livello politico, alla luce di quanto promosso dall’Agenda Onu 2030, sia per il crescente interesse che si riscontra nell’opinione pubblica.
Ma qual è la situazione nel nostro Paese? Quali sono le attività di DE&I che le aziende stanno mettendo in campo e quale la percezione dei lavoratori rispetto a tali iniziative?
Per rispondere a queste domande abbiamo realizzato un white paper dedicato a un’indagine che ha coinvolto oltre 500 imprese e quasi 5.000 candidati. Dalle dichiarazioni delle aziende si evince che puntare sulla Diversity, Equity e Inclusion non è solo un dovere etico, ma anche una questione di competitività: il 94% delle imprese che mette in campo iniziative di DE&I afferma infatti che queste apportano benefici a livello di innovazione, attraction, retention e reddittività. Nel dettaglio, per il 35% delle aziende ha un impatto positivo sulla talent retention; per il 27% comporta un miglioramento dei processi decisionali e dell’innovazione attraverso lo scambio di idee, punti di vista ed esperienze, per il 13% migliora i risultati finanziari e di reddittività. Ma non solo: secondo il 25% delle imprese, la DE&I favorisce l’attrazione dei talenti da parte delle aziende; per 1 italiano su 2, rappresenta difatti un fattore determinante nella scelta delle realtà per cui lavorare.
Consapevoli dei punti di forza della DE&I, ad oggi il 51,7% delle aziende italiane è “molto” o “abbastanza” impegnato su questo fronte. Tra gli ambiti di intervento più frequenti vi sono la parità di genere, seguita dall’attenzione alle condizioni di salute, dall’intercultura e dall’apertura nei confronti di orientamenti sessuali differenti. Particolare attenzione viene poi dedicata al principio di equità: se, infatti, il 36% delle medie imprese (50-250 dipendenti) garantisce pari risorse e opportunità di crescita professionale, il 32% delle grandi aziende si impegna a favorire un equo trattamento nei processi di selezione a candidati con background differenti. A loro volta, il 33% delle piccole si assicura che tutti i dipendenti abbiano le stesse opportunità di retribuzione a parità di competenze.
Tuttavia, l’indagine rivela anche un dato che impone una seria riflessione sulla sfida culturale che attende il Paese: più di 1 italiano su 5 (22%) ritiene che le attività di DE&I impattino negativamente sull’azienda. Alla base di questa percezione negativa si celerebbe un evidente gap culturale, dettato da una scarsa consapevolezza, informazione e formazione dei cittadini sull’importanza di questa rilevante tematica.
Per fornire un quadro generale della situazione attuale relativa alle attività di DE&I nelle aziende del nostro Paese, in collaborazione con Fondazione Adecco, il 19 giugno abbiamo organizzato un evento in cui abbiamo presentato i risultati della nostra survey, cercando di identificare le possibili iniziative da mettere in atto per creare una cultura più inclusiva ed equa.
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