Digitale ed esperto di e-commerce: ecco il farmacista del futuro
Immaginate di entrare in una farmacia e trovare, al posto dei classici scaffali pieni di farmaci, dei monitor di ultima generazione. O ancora, al posto delle tradizionali vetrine, degli schermi Led attraverso cui poter scegliere e acquistare i prodotti. Forse l’immaginazione appare eccessiva, ma di certo c’è che la farmacia del futuro sarà digitale.
Lo dimostra anche l’uso sempre più attivo della piattaforma Farmakom. Creata da un team italiano, si tratta di un servizio Saas (software as a service), nato nel 2016, che permette a tutte le farmacie di aprire un proprio canale e-commerce per vendere i medicinali da banco direttamente online. La piattaforma è collegata a Farma Dati e può fornire tutte le referenze dei prodotti da banco in commercio, accorciando la distanza del farmaco con il consumatore. Un sistema che, in appena due anni, ha ottenuto risultati record. Le 25 farmacie che in Italia usufruiscono di Farmakom hanno aumentato esponenzialmente le vendite e fatturato fino a oggi 11 milioni di euro.
L’e-commerce di farmacie in Italia ha segnato nel 2017 un aumento del 17% per un totale di 96 milioni di euro e in tutta Europa crescerà del 9,3% entro il 2021 per un totale di 13 miliardi di euro.
Secondo l’IFTF – Institute For The Future di Palo Alto – entro dieci anni ogni azienda, indipendentemente dal settore di riferimento, per continuare a esistere dovra diventare una azienda digitale. La tecnologia sta trasformando qualsiasi business, in qualunque settore, anche quello farmaceutico, da anni uno dei territori di conquista delle grandi aziende digitali.
L’Associazione Italiana Sviluppo Marketing ha valutato come l’e-commerce sia una mercato in enorme espansione anche nel settore farmaceutico. L’e-commerce di farmacie in Italia ha segnato nel 2017 un aumento del 17% per un totale di 96 milioni di euro e in tutta Europa crescerà del 9,3% entro il 2021 per un totale di 13 miliardi di euro.
Il modello più utilizzato, ad oggi, è quello della farmacia che integra la dimensione virtuale e fisica. La rete diventa così un mezzo per rispondere alle esigenze di un consumatore sempre più informato, esigente e interessato alle tecnologie. A raccontare lo stato delle farmacie italiane nell’ambito del digitale è stata la ricerca dell’Università degli Studi di Milano sullo stato di digitalizzazione dei processi in farmacia in Italia presentata al Cosmofarma 2018 di Bologna. Dall’indagine, che ha coinvolto quasi 200 professionisti in tutta Italia, emerge un panorama complesso e ancora in forte sviluppo.
Soltanto la metà delle farmacie ha affermato di aver investito su una qualsiasi forma di digitalizzazione. La percentuale scende a poco oltre il 40% tra chi ha una certa consapevolezza su strategia, tecnologie e risultati. A far muovere l’attenzione del 73,5% dei titolari delle farmacie sulla digitalizzazione è nel 67% dei casi la necessità di guardare al domani. Secondo dati Federfarma, ad aprile 2018 solo 550 farmacie e 100 esercizi commerciali risultano aver fatto richiesta di autorizzazione al Ministero della salute per la vendita online.
Il motivo è forse più semplice di quello che si pensa: anche se appare sempre più chiaro come la professione del farmacista stia convertendosi al digitale, l’Italia fa ancora fatica a creare servizi tecnologici a supporto delle aziende per permettere di attivare un canale e-commerce con relativa semplicità.
Certo è che il processo non si può arrestare, e la figura del farmacista digitale, esperto del suo settore ma con competenze di gestione e-commerce e marketing online, è una prospettiva sempre più attuale in grado di aprire nuovi sviluppi della professione.