Ecco SIISL: formazione e lavoro per gli ex percettori del reddito di cittadinanza e non solo
Dal 1 settembre scorso è partito il supporto per la formazione e il lavoro, la misura che sostituisce il reddito di cittadinanza per i cosiddetti occupabili. Il centro di questa misura è la piattaforma SIISL, Sistema Informativo per l’Inclusione Sociale e Lavorativa: si incassano 350 euro al mese per un massimo di 12 mesi, ma a patto che si partecipi a un corso di formazione. Già nel primo giorno di attivazione, la Ministra del Lavoro Marina Elvira Calderone aveva riferito che erano arrivate oltre 10mila domande, ma cerchiamo di capire di più su questa piattaforma.
Il SIISL è un prodotto dell’Istituto Nazionale della Previdenza Sociale-Inps, realizzato sotto l’egida della nuova commissaria Micaela Gelera, la «prima donna alla guida dell’Inps», come l’ha presentata la Ministra Calderone con orgoglio.
Come funziona la piattaforma?
Prima di tutto la persona in cerca di lavoro deve avere un’età compresa tra 18 e 59 anni, con un valore dell’Isee familiare non superiore a 6mila euro annui; deve essere priva di una condizione di fragilità (presenza di figli minori, persone con disabilità e over 60 nel nucleo famigliare).
Come prima azione, deve presentare domanda telematica all’Inps per usufruire del Supporto di Formazione e Lavoro: SFL. Successivamente iscriversi al SIISL. Poi, una volta accertata la sua idoneità con la verifica di vari requisiti, sottoscrivere il PAD, Patto di Attivazione Digitale. Una volta che i dati sono stati verificati e le procedure completate, si deve poi sottoscrivere il Patto per il servizio personalizzato e aderire a uno dei Programmi di politiche attive per il lavoro: corsi di formazione, tirocini. Con l’avvio di una qualunque di queste attività, avrà inizio anche l’erogazione del supporto per la formazione e il lavoro, pari a 350 euro al mese lungo la durata del corso o dell’attività, per un massimo di un anno.
La genesi del progetto
Il progetto della piattaforma SIISL era nato quando alla presidenza dell’Inps c’era Pasquale Tridico, secondo cui il luogo ideale per far incontrare la domanda e l’offerta di lavoro era proprio una piattaforma informatica gestita dallo stesso Inps. In qualche mese si mise a punto un prototipo, che venne proposto al governo di Mario Draghi. Dove però il piano si arenò. Fino al 2021, quando tornò di nuovo sul tavolo.
In questa piattaforma dell’Inps, a differenza del prototipo finito nel cassetto, non sono presenti le aziende. Ci sono gli altri attori del mercato del lavoro: i centri per l’impiego, le agenzie per il lavoro e gli enti di formazione che possono inserire le proposte formative. Ma l’accesso non è previsto per le imprese, con il risultato che in un sistema concepito per far incontrare la domanda e l’offerta di lavoro, l’offerta resta parziale. Di conseguenza anche la formazione rischia di restare, almeno in parte, nel campo dell’astrazione.
I numeri
Su una platea di circa 180mila potenziali soggetti che potrebbero accedervi, oggi soltanto circa 40mila ex percettori del reddito di cittadinanza hanno presentato la domanda per il supporto per la formazione e il lavoro, ha spiegato la Ministra Calderone, partecipando alla presentazione del manifesto della Cisl sul lavoro. Le altre 70mila persone che hanno presentato la domanda, ha aggiunto, non percepivano il Reddito di Cittadinanza, ma evidentemente hanno creduto in questo strumento per cercare una nuova possibilità.
A chi chiedere aiuto
A supporto di cittadini e operatori, il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali e l’Inps hanno attivato alcuni servizi di assistenza. A partire dall’urp online, nel quale trovare le risposte alle domande più frequenti (FAQ), ricevere supporto in tempo reale tramite chatbot o, in ultima istanza, aprire un ticket d’assistenza. La sezione è accessibile dal link urponline.lavoro.gov.it, raggiungibile anche attraverso il sito dell’istituto previdenziale. Attivo, inoltre, il Contact center Inps al numero 803 164 (telefonia fissa) e 06 164 184 (telefonia mobile).
Alle informazioni sulle nuove misure di inclusione sociale e lavorative è dedicata poi una sezione apposita del sito del Dicastero “Nuove misure di inclusione e accesso lavoro”, in costante aggiornamento.
In apertura: La ministra del Lavoro e delle politiche sociali, Marina Calderone, durante la presentazione del SIISL